La Sala da concerti intitolata al violoncellista di fama europea Alfredo Piatti è sita nella città alta di Bergamo al n. 6 civico di Via S. Salvatore; è collocata nel complesso edilizio storico, originale sede dell’Istituzione, destinato alla scuola dell’Istituto Musicale “G. Donizetti” ed anche sede del Museo Donizettiano e della Cappella Musicale della Basilica di S. Maria Maggiore.
L’attuale aspetto dell’edificio deriva dagli ampliamenti effettuati nel 1664 dall’originario complesso medioevale, mentre l’interno, comprendente la sala per concerti, l’atrio e il palco, furono realizzati nel 1904 ad opera dell’ingegnere bergamasco Aristide Caccia, che operò sulla base di un progetto ideato dall’Ing. Giulio Moroni, (1847-1904) tecnico dell’Ente, che seguì in parte i lavori e poi a causa di una malattia che lo avrebbe portato alla morte fu sostituito dall’Ingegnere Aristide Caccia.
La Sala venne costruita nell’anno 1903 utilizzando quella parte dell’immobile ove avevano sede gli uffici del Monte di Pietà di proprietà della MIA di Via Arena n. 9. Il soffitto è decorato da Francesco Domeneghini, con ampio contorno dorato, con putti e festoni, cornici e fregi tipici dello stile dell’epoca; il centro del soffitto è un notturno di grande suggestione per i colori e le trasparenze, e per il volo delle figure danzanti, che formano forse l’opera più elegante composta dal Domeneghini. Agli arredi della Sala hanno contribuito anche Carlo Fagnani per la costruzione della barriera, loggia e impalcature a gradinata e Romano Morati per la realizzazione del fronte del palcoscenico, le decorazioni e le dorature delle pareti.
Nel 1998 l’importante struttura è stata chiusa perché inagibile.
Il progetto di restauro e risanamento della Sala è stato redatto dall’arch. Roberto Sacchi; che per i progetti degli impianti di distribuzione ed utilizzazione dell’energia elettrica, di protezione contro le scariche atmosferiche, di riscaldamento e di estinzione incendi, di evacuazione, rilevazione fumi e incendio, nonché di comunicazione ed allarme si è avvalso della collaborazione dello Studio Associato di Progettazione Impianti Ing. Roberto Faletti – P.i. Marco Zenucchi.
Le opere sono state appaltate alla Ditta Sandrini Costruzioni S.r.l. di Morbegno (SO). I lavori iniziati in data 14/01/2002 sono stati ultimati il 13/10/2003.
La MIA ha voluto recuperare, grazie al contributo di Enti ed Associazioni, in particolare la Società Autostrade “Serenissima S.p.A.” mediante intervento della Provincia, del Comune di Bergamo e della Camera di Commercio, la famosa sala da concerti, per perpetuare a Bergamo le tradizioni culturali e musicali che hanno in passato consentito la nascita e lo sviluppo di vere e proprie eccellenze nel campo della musica colta, da Gaetano Donizetti (allievo dell’Istituto Musicale) ad Alfredo Piatti, a Mayr ecc. Il costo complessivo delle operazioni è stato di circa 2 miliardi di vecchie lire.
In Sala Piatti si sono registrate le esibizioni di Miecio Horzowski, Ferruccio Busoni, Pablo Casals, Enrico Mainardi, Wilhelm Backaus, il Quartetto di Budapest, Bela Bartok, Arthur Rubinstein, Edwin Fischer, Arturo Benedetti Michelangeli, Nikita Magaloff, Salvatore Accardo, Uto Ughi, Narciso Yepez e numerosissime altre importanti presenze.
Non soltanto localmente, ma anche dall’estero è stata sollecitata la riapertura della struttura, che è vista non solo come locale di spettacolo, ma anche come polo di cultura musicale concertistica.
Così fu descritta la sala nel giornale L’Eco di Bergamo dell’11 novembre 1904:
“Il nuovo salone, misura la lunghezza di metri 18, larghezza metri 8,25 ed è alto nella parte principale di fronte metri 9,50. Lateralmente vi è un atrio a colonne, o navata, che si apre sul salone stesso, aumentandone così la capacità di altri metri 3,60 di larghezza. Nel piano superiore poi si aprono due logge comunicanti tra loro, l’una corrispondente al detto atrio, e l’altra di prospetto al palcoscenico e che trova posto sopra il vestibolo principale d’ingresso della via San Salvatore: cosicché l’area può essere occupata dal pubblico, escluso il palcoscenico e comprese le logge misura complessivamente mq. 100 circa. Dietro il salone vi è un ambiente abbastanza grande per collocarvi l’organo e come sala d’aspetto degli artisti. Alle logge superiori si accede dal salone per due scale separate. Due sono gli ingressi del salone: il primo dalla via San Salvatore e questo deve essere destinato per il pubblico; il secondo dall’interno del Palazzo Misericordia stesso, riservato pei professori, per gli artisti e per i signori sottoscrittori che hanno diritto di occupare posti speciali”.
La Sala Piatti è stata riaperta alla fine del 2003 con un ciclo di concerti inaugurali organizzati dalla Fondazione MIA proprietaria della stessa.
La sala è inoltre dotata di un organo “Mascioni” costruito dalla ditta Mascioni nel 1906 e restaurato nel 2005.
Indirizzo
Via S. Salvatore, 11. 24129 Bergamo (BG)
Contatti
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