Cristiano Gaudio ha iniziato gli studi musicali in giovane età suonando il pianoforte, e presto inizia a frequentare anche la classe di clavicembalo della prof.ssa Lia Levi Minzi presso il conservatorio di Castelfranco Veneto. Dopo il diploma in pianoforte, ottenuto a 18 anni, decide di dedicarsi interamente allo studio delle tastiere antiche. Conclusi gli studi di clavicembalo con il massimo dei voti, continua il suo percorso, dapprima ottenendo il diploma presso il CNSMD di Parigi, sotto la guida di Olivier Baumont e Blandine Rannou, e successivamente specializzandosi con Francesco Corti presso la Schola Cantorum Basiliensis, dove sta attualmente terminando un programma di Master. L’incontro con alcune personalità artistiche è stato per lui fondamentale; fra queste, Emilia Fadini, Enrico Baiano, Christophe Rousset, Skip Sempé.
Ha ricevuto premi e riconoscimenti nell’ambito di concorsi internazionali, fra cui MA Festival Bruges Competition, Concorso Internazionale di Clavicembalo Città di Milano, G.Gambi di Pesaro, e infine il premio Claudio Abbado, promosso dal M.I.U.R. per i migliori studenti dei conservatori italiani.
Attivo come solista, si è esibito, fra gli altri, presso il festival Oude Muziek di Utrecht, il Festival di Musica Antica di Urbino, il festival Baroque en Rio a Rio de Janeiro, e è stato invitato a partecipare al progetto Scarlatti 555 organizzato da Radio France.
Ha collaborato con Les Talens Lyriques – Christophe Rousset, Coro e Orchestra Ghislieri – Giulio Prandi, Le Concert de la Loge – Julien Chauvin, Académie Jaroussky – Philippe Jaroussky, Orchestra Nazionale Barocca – Enrico Onofri; suonando in sale come la Philarmonie di Berlino, Bozar di Bruxelles, Laeiszhalle di Amburgo, Salle Cortot di Parigi, Sala dei Giganti di Padova, fra le altre.
Ha registrato per Naïve-Vivaldi Edition e Arcana – Outhere Music. In settembre uscirà il suo album di debutto Händel vs Scarlatti per l’etichetta L’Encelade di Versailles, progetto discografico in cui ha messo in luce le poco frequentate opere giovanili dei due compositori e il quasi sconosciuto Manoscritto di Bergamo.